CHE IMPRENDITORE SEI?

L’articolo 2082 del Codice Civile definisce imprenditore “chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi”.
È una definizione tanto giusta quanto generica! Nella realtà, infatti, esistono diverse tipologie di  imprenditori, ognuno dei quali con un modo proprio di “essere” e vivere l’imprenditorialità.

Muhammad Yunus premio Nobel per la pace per il suo impegno nella Grameen Bank, da lui fondata nel 1983, al fine di permettere ai poveri di ricevere un prestito che permettesse loro di sopravvivere (la cosiddetta formula del microcredito) afferma che ogni uomo può diventare un imprenditore se messo nelle condizioni di esserlo!
A confermarlo anche diversi studi accademici sullo sviluppo dell’imprenditorialità, dai quali è emersa l’esistenza di almeno 4 diverse tipologie di imprenditori:

1. l’Innovatore (o imprenditore puro);
2. il Non Imprenditore (o l’obbligato: vedi nell’impresa familiare);
3. l’Imprenditore occasionale (o accidentale);
4. lo Startupper.

L’Innovatore

(Imprenditore puro o InnovAttore come lo chiamiamo in RAM)

E’ quel soggetto che ha una naturale tendenza per l’autonomia d’iniziativa, l’organizzazione di risorse umane e materiali, il rischio ed il corrispettivo profitto.

Questo soggetto ha un’idea di business precisa e l’alimenta in maniera sistematica e continua. Il suo punto di forza è la capacità naturale o acquisita di gestire sistemi con vari gradi di complessità, saper leggere e cavalcare il cambiamento, sviluppare valutazioni ed assumere decisioni anche difficili, condurre risorse umane.

E’ la tipologia più rara. Ne fanno parte quelle persone che amano costruire cose nuove, innovare, risolvere problemi, migliorare la vita delle persone, creare ricchezza per sé e per gli altri.

Il non imprenditore

(o l’obbligato)

Il non imprenditore è quindi colui che lo diventa per necessità. Vedi quei casi nell’impresa familiare dove il figlio è “costretto” a seguire le orme paterne senza averne né le motivazioni, né la competenza. E’ più un commerciante o al massimo un gestore, che un imprenditore perché è la negazione della teoria imprenditoriale, ma è purtroppo molto diffuso … soprattutto in tempi di crisi come questi.

Non possiede le caratteristiche che abbiamo visto contraddistinguere l’imprenditore puro, né un’idea brillante che lo spinga a fare impresa. Un esempio tipico è rappresentato da coloro che aprono un’attività (magari in franchising o sfruttando qualche agevolazione fiscale), perché si dispone di un locale non utilizzato o ancora più spesso per uscire da uno stato di disoccupazione.

L’Imprenditore occasionale

(o accidentale)

E’ quel soggetto che in modo più o meno fortuito acquisisce o formula un’idea di business e se ne innamora, fino a decidere di trasformarsi da non imprenditore ad imprenditore. Egli non ama necessariamente il rischio, spesso non è in condizione di valutarlo, non ha una particolare inclinazione all’organizzazione e alla gestione di denaro e persone, ma opera confidando nella bontà della propria idea.

Purtroppo, con queste premesse, è veramente casuale che l’imprenditore accidentale raggiunga il successo e sappia gestirlo fino a trasformarsi in un vero e proprio “imprenditore puro”.

Tra le 4 è forse la tipologia più diffusa, non tanto in termini numerici reali, ma in termini potenziali. Quasi chiunque ha infatti avuto qualche buona idea ed ha accarezzato la possibilità di realizzarla. Il problema principale per chi rientra in questo profilo, infatti, è che molto spesso si lasciano bloccare dall’insicurezza, dal rischio, accantonando quindi a tempo indeterminato ogni velleità.

Lo Startupper

Negli ultimi anni si parla molto di startuppers, ma questa categoria nei fatti rappresenta solo una piccola parte del vasto mondo dell’imprenditorialità.

Il fine ultimo degli startuppers non sarebbe quasi mai la creazione di un’azienda di successo ma la cosiddetta “exit”: vendere appena possibile la propria startup al prezzo più alto possibile a business angels, investitori e ad “imprenditori puri”.

L’80% delle startup nasce inoltre nel settore informatico e tecnologico, dove gli investimenti sono esigui e le barriere all’entrata sono molto basse. Detto in parole semplici, tutti ci provano perché non si ha niente da perdere, ma chi è guidato soltanto da questi intenti di sicuro non può essere considerato un imprenditore!

Considerazioni finali

Chi sceglie di essere un imprenditore, deve per prima cosa, essere consapevole che per avere successo occorre far sue determinate capacità e competenze (le vedremo nel mio prossimo articolo 😉).

Deve poi essere consapevole che un’idea, per quanto innovativa o rivoluzionaria, è come un “seme di una pianta”. E come tale, va coltivata con costanza e amore per farla germogliare ed emergere dal buio del sottosuolo!

Purtroppo con un po’ di tristezza in oltre 30 anni di consulenza in ogni tipologia d’impresa e a tutte le latitudini ho visto tanti imprenditori che, pur avendo delle buone intuizioni, preferivano la sicurezza del buio alla scoperta della luce!

E quei poco che emergono, dei veri e propri eroi di questi tempi così difficili e a cui ci uniscono VALORI e VISIONE siamo lieti di sostenerli, aiutarli e perché no, imparare da loro la difficile arte di FARE IMPRESA, del resto se non fosse stata veramente un’impresa l’avrebbero chiamata…facile 😉

In questa direzione abbiamo organizzato una serie di webinair dal titolo Aziende InnovATTIVE, per ascoltare dalla voce stessa di imprenditori puri, seminatori di speranza, con cui condividere idee, spunti ed azioni di successo. Una serie di confronti con imprenditori ed aziende che “nell’anno difficile”, non si sono lasciati sopraffare dal blocco, né hanno rallentato aspettando tempi migliori ma hanno reagito mettendo in campo progetti ed iniziative innovative.

Conosceremo, il loro approccio, la loro visione ed i loro progetti facendo focus sul come tutto questo condizionerà la ripartenza post pandemica.

Scopo del webinar è di trasferire con esempi concreti il giusto stimolo a pensare nuovi approcci e nuovi modi di fare il proprio lavoro.

Aziende InnovATTIVE: Ram incontra Irondom

Ram presenta il sistema brevettato Duo System, il cappotto sismico e termico prodotto da Irondom, un’innovazione tecnologica nell’edilizia.

Venerdì 12 febbraio alle ore 16:30, primo appuntamento con “Aziende InnovATTIVE”

In questo primo incontro intervisteremo Alfonso Mastantuoni, founder di Irondom, una realtà Irpina che produce edifici in acciaio leggero e ha lanciato in un anno particolare come quello del 2020, un prodotto innovativo, il cappotto sismico e termico Duo System, che sta riscontrando un enorme successo.

In diretta sui canali social Facebook, Youtube e Twitter di Ram Consulting Italia

Partecipa con noi, e per qualsiasi supporto alla tua attività imprenditoriale, non esitare a contattarmi sui miei profili social o scrivimi a pasqualetardino@ramitalia.it o direttamente al 335435785.

Buona Impresa

Pasquale Tardino
Formatore e Coach
pasqualetardino@ramitalia.it
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